"Lucidi" ASCII lezione 24 aprile

Da aptiva.
=== LABORATORI ===

Lo scopo principale dei laboratori e' di fornire agli studenti un ambiente
nel quale fare esercizi.

Il laboratorio **non** e' oggetto di studio.

Piu' sono gli esempi, gli stimoli ai quali gli studenti sono sottoposti
piu' ricca e flessibile e' la loroo preparazione.

*** il mondo e' ampio e vario ***

preserviamo la LOGODIVERSITA'

Il peggior laboratorio e' la distesa di personal computer tutti uguali
dove gli studenti possono solo fare sperimentazioni guidati

La peggior metodologia didattica e' la esecuzione sincora di azioni
guidata dal docente.
DO NOT TEACH PRE-COOKED RECIPES!

There is one single way to teach debugging: by debugging.
Dovete generare i programmi "live" di fronte a loro, mostrando i
vostri dubbi, cercando con loro gli errori sintattici e semantici.
Non abbiate timore a mostrare che siete umani e talvolta "in trouble".

Ricordate il maestro Suzuki.
"If your mind is empty, it is always ready for anything, it is open to
everything. In the beginner's mind there are many possibilities, but in the
expert's mind there are few."
La mente dei vostri studenti e' aperta, non chiudetela!

Non ha senso che il laboratorio sia solo a scuola.
Il nostro laboratorio e' il "mondo".
L'accesso alla rete in laboratorio non e' una opzione! E' un obbligo.

... e' strategico per la scuola investire su potenti infrastrutture di
rete! e.g. collegamento a GARR ad alta velocita'. E' piu' importante avere
un access point per classe di una LIM per classe. (sarebbe meglio avere le
prese di corrente e di rete almeno 100Mbps ad ogni banco!).

La virtualizzazione e' una tecnologia potentissima per la didattica.
Consente di:
* utilizzare ambienti non fisicamente disponibili
* rendere uniformi ambienti eterogenei
* moltiplicare le possibilita' di sperimentazione

Esempi (non mutualmente esclusivi) di organizzazione di un
laboratorio moderno.
A-VirtLab (e.g. virtlab.unibo.it)
B-1:1
C-Bring your own device
D-Bring your own virtual device
E-Cloud

A: virtlab.
Viene fornita una "immagine" di un sistema.
Gli studenti la possono installare su qualsiasi computer (purche' abbia vmx
o equivalenti altrimenti e' estremamente lento).
Si possono coordinare i corsi e avere una "distribuzione" con appunti e
software.
Pro: ambiente uniforme (ma non usuale, almeno oggi)
Contro: ambiente uniforme
richiede macchine "potenti" per lavorare a casa
(spesso gli studenti le hanno gia' per gaming, e il tempo passa e le
macchine diventano naturalmente potenti).
richiede coordinamento fra docenti (a nightmare ;-)

B: 1-1
Identificare un device e fare in modo che tutti abbiano lo stesso
strumento (e.g. tablet).
CONTRO: COSTO, per la scuola o per le famiglie
Perdita di logodiversita'.
Ambiente uniforme (estremo pericolo di diventare "sponsor!" e.g. specifici
tablet!)
PRO:
Ambiente uniforme (spesso *troppo* uniforme!).
Casi di applicazione: *dove non c'e' nulla. OLPC*

C: Bring your own device.
http://www.securedgenetworks.com/strategy-blog/20-Pros-and-Cons-of-implementing-BYOD-in-schools
CONTRO: Troppo eterogeneo (mille problemi di compatibilita').

D-Bring your own virtual device
Ogni studente ha il suo "sistema su chiavetta" e lo puo' far funzionare a
scuola o a casa se ne ha le possibilita'.
PRO: ogni studente puo' configurarsi il proprio ambiente di lavoro ed avere
la sua "storia" di lavoro.

E-Cloud
I sistemi di ogni genere diventano solo l'interfaccia.
Contro: I requisiti di rete sono altissimi, in particolare se si vogliono
usare interfacce grafiche. Il Cloud puo' essere interno o esterno.
In ogni caso la banda necessaria diventa alta o per il lavoro a scuola o
per quello a casa.
e.g. okeanos-global.

Esperimenti:
Raspberry PI.
E' 1:1 (libero e poco costoso), usabile a casa, creativo.
Problema Monitor: usare i monitor dei PC con adattatori, usare gli schermi
dei callulari/tablet.
Problema rete: chiavette wi-fi o switch (ormai costano pochissimo).
E' paragonabile al costo delle "cartellette di strumenti per disegno".

Idee per il futuro...
Oltre il BYOD ci sara' il BYON (Bring your own Network)?
Tanto i ragazzi sono gia' ampiamente connessi e lo saranno sempre piu'!
A: virtlab.
Viene fornita una "immagine" di un sistema.
Gli studenti la possono installare su qualsiasi computer (purche' abbia vmx
o equivalenti altrimenti e' estremamente lento).
Si possono coordinare i corsi e avere una "distribuzione" con appunti e
software.
Pro: ambiente uniforme (ma non usuale, almeno oggi)
Contro: ambiente uniforme
richiede macchine "potenti" per lavorare a casa
(spesso gli studenti le hanno gia' per gaming, e il tempo passa e le
macchine diventano naturalmente potenti).
richiede coordinamento fra docenti (a nightmare ;-)

B: 1-1
Identificare un device e fare in modo che tutti abbiano lo stesso
strumento (e.g. tablet).
CONTRO: COSTO, per la scuola o per le famiglie
Perdita di logodiversita'.
Ambiente uniforme (estremo pericolo di diventare "sponsor!" e.g. specifici
tablet!)
PRO:
Ambiente uniforme (spesso *troppo* uniforme!).
Casi di applicazione: *dove non c'e' nulla. OLPC*

C: Bring your own device.
http://www.securedgenetworks.com/strategy-blog/20-Pros-and-Cons-of-implementing-BYOD-in-schools
CONTRO: Troppo eterogeneo (mille problemi di compatibilita').

D-Bring your own virtual device
Ogni studente ha il suo "sistema su chiavetta" e lo puo' far funzionare a
scuola o a casa se ne ha le possibilita'.
PRO: ogni studente puo' configurarsi il proprio ambiente di lavoro ed avere
la sua "storia" di lavoro.

E-Cloud
I sistemi di ogni genere diventano solo l'interfaccia.
Contro: I requisiti di rete sono altissimi, in particolare se si vogliono
usare interfacce grafiche. Il Cloud puo' essere interno o esterno.
In ogni caso la banda necessaria diventa alta o per il lavoro a scuola o
per quello a casa.
e.g. okeanos-global.

Esperimenti:
Raspberry PI.
E' 1:1 (libero e poco costoso), usabile a casa, creativo.
Problema Monitor: usare i monitor dei PC con adattatori, usare gli schermi
dei callulari/tablet.
Problema rete: chiavette wi-fi o switch (ormai costano pochissimo).
E' paragonabile al costo delle "cartellette di strumenti per disegno".

Idee per il futuro...
Oltre il BYOD ci sara' il BYON (Bring your own Network)?
Tanto i ragazzi sono gia' ampiamente connessi e lo saranno sempre piu'!

Come diventare un vero hacker:
To follow the path,
look to the master,
follow the master,
walk with the master,
see through the master,
become the master.

Ricordate che come docenti, siete i loro "master".
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